Angelo Conti

ANGELO CONTI (1860-1930) visse in città in cui ricoprí sempre incarichi di prestigio: a Firenze diresse la Galleria degli Uffizi, a Venezia gestí le Regie Gallerie ed ebbe la cattedra di storia dell’arte all’Accademia, a Roma fu ispettore alle Antichità e Belle Arti e a Napoli fu direttore della Pinacoteca del palazzo reale di Capodimonte. Con l’amico Gabriele D’Annunzio, Conti animò le discussioni al Caffè Greco a Roma, fu tra i ‘Nobili spiriti’ dell’estetismo fiorentino e con i suoi scritti ebbe un ruolo di primo piano nell’introduzione e nella diffusione in Italia delle teorie di Schopenhauer, Pater, Carlyle e Ruskin, che egli seppe conciliare con quelle di Platone e Kant, allontanandosi dalle posizioni positivistiche allora dominanti e convergendo verso un estetismo che mirava a cogliere nell’arte i segni dell’Assoluto.

Angelo Conti

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